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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

FANCIULLE SULLA RIVA DEL MARE di PIERRE PUVIS DE CHAVANNES

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  Pierre Puvis de Chavannes (1824 -1898), Fanciulle in riva al mare (Jeunes filles au bord de la mer) , 1879, olio su tela, 61 x 47 cm – Parigi, Museé d’Orsay . Pierre Puvis de Chavannes, Fanciulle in riva al mare , Particolare. Pierre Puvis de Chavannes è artista della sottrazione, della semplificazione, inventore di motivi che sembrano venire dal fondo eterno della tradizione. La poesia parnassiana, con l’evocazione di un’Ellade intesa come immagine di un passato innocente, è per lui esempio suggestivo. Il richiamo di una perduta età dell’oro si veste del sentimento di vaga malinconia che pervade le Egloghe virgiliane. Lecomte de Lisle ne individua la lontananza e Baudelaire canta “là tutto non è che ordine e bellezza/lusso, calma, voluttà”. Il repertorio arcadico, parnassiano, classicheggiante è convenzionale, ma per Puvis, maestro sapiente, maestro ingenuo, il soggetto è supporto di inquietudini e malinconie che additano una sensibilità nuova. La semplificazione armonica del r

PAUL GAUGUIN, "Due donne tahitiane" (TWO TAHITIAN WOMEN) del Metropolitan Museum of Art di New York

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                                                       Paul Gauguin (1848 -1903),  Due tahitiane  – 1899, olio su tela, 94 x 72.4 cm – New York,  Metropolitan Museum of Art . ANALISI DELL’OPERA Due tahitiane  o  Due donne tahitiane   ( Two Tahitian Women )   del Metropolitan Museum of Art di New York, conosciuto anche con un’altra bislacca intitolazione,  I seni coi fiori rossi , è stato dipinto nel secondo periodo tahitiano, prima che Gauguin s’avventurasse alla volta delle isole Marchesi, a 1400 chilometri da Tahiti. Si tratta della raffigurazione di due giovani donne indigene, ritratte fino alle ginocchia, che recano l’una un piatto ricolmo di frutti maturi, l’altra dei fiori rosa tenuti nelle mani giunte, come nell’atto di portarli in dono durante un tradizionale rituale a di offrirli a un gradito ospite. O mostrano soltanto i frutti della natura per impreziosire i loro corpi seminudi, come se i fiori rosei e le mature bacche vermiglie fossero preziosi gioielli e, nello stesso temp

LOTTA DI GIACOBBE E L'ANGELO di PAUL GAUGUIN

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  Paul Gauguin (1848 -1903),  La lotta di Giacobbe e l’angelo   ( La visione dopo il sermone )  – 1888, olio su tela, 73 x 92 cm – Edimburgo,  National Gallery of Scotland . ANALISI DELL’OPERA La lotta di Giacobbe e l’angelo   ( o  La visione dopo il sermone ) , fu dipinto da Paul Gauguin nel suo secondo soggiorno in Bretagna. L’artista vi aveva soggiornato la prima volta nell’estate 1886, prendendo alloggio alla pensione di Marie-Jeanne Gloanec, che era un vero e proprio ritrovo di artisti. Dopo la disastrosa esperienza in Martinica e a Panama, ci ritornò per la seconda volta, nella primavera del 1888, sempre alloggiando dalla locandiera Marie-Jeanne Gloanec, dove conobbe il giovane pittore Émile Bernard (1868 – 1941), dal quale apprese lo stile del  cloisonnisme   –  da  cloison  (partizione, separazione) –, basato su zone di colore uniforme chiuse da una netta e composta linea di contorno. Tale stile Bernard lo aveva ripreso, oltre che dagli smalti di Limoges, soprattutto dalla tecn

La perfida e sensuale GIUDITTA di Gustav Klimt

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    Gustav Klimt (1862-1918),  Giuditta – Judit und Holofernes –  (1901, olio su tela, 82 x 42 cm) Vienna, Österreichische Galerie.  ANALISI  DELL’OPERA L’immagine è inserita all’interno di una ricercata cornice dorata con inciso il titolo dell’opera e progettata in funzione del soggetto raffigurato.   L’eroina biblica è rappresentata frontalmente, semisvestita, con un incarnato tenue e vellutato, con un seno e il ventre e il braccio scoperto. Il volto, dalla pronunciata mandibola, dal naso e dalle labbra sottili e morbosamente dischiuse, dalle sopracciglia folte e dagli occhi socchiusi e languidi, trasuda ancora l’eccitazione per il crimine appena compiuto, anche se per un nobile fine. Un pregiato abito ingemmato e ornato con vistose finiture d’oro le cade sulle spalle. Le cinge il collo un ricco e spesso collier d’oro, lavorato secondo l’attuale e raffinato stile  Art Nouveau , come per dimostrare la sua condizione di donna ricca e influente. Giuditta posa la sua mano sul capo mozzat

LA FESTA DEI CANI, lo spassoso romanzo di G. LUCIO FRAGNOLI

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     La copertina de  La festa dei cani   è in due colori (rosa e celeste) per le copie cartacee e solo celeste per   ebook , acquistabile su  Amazon  ,  Mondadoristore.it ,   lafeltrinelli.it libri , o su  Rakuten Kobo   e su altri siti.    Per richiedere la copia cartacea  o le magliette :  info@graficheemmegi.com https://graficheemmegi.net SINOSSI La festa dei cani  altro non è che la traduzione italiana di  The Dogs Party , la blues band composta da  Marcus,   Giò ,  Repsy ,  Maddy  e  Bibbì , che sono i simpatici protagonisti della vicenda narrata. La storia si dipana in una provincia riconoscibile e per niente noiosa, che si estende da Sperlonga a Caserta, da Marina delle Palme a Fortecastello, il cui centro ideale è il Bar Mocambo, frequentato da personaggi goderecci e perfino troppo singolari. In tali contesti, ordinari e complessi insieme, talvolta suggestivi, si muovono i nostri bluesemen, intenti a realizzare il loro progetto musicale, non senza qualche scanzonato intervallo